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  • La disfida di Barletta - I cavalli luminosi

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LA DISFIDA DI BARLETTA 2019

Note di regia
di SERGIO MAIFREDI

Cantami, o Diva...

Dai tempi di Omero, le gesta eroiche per esistere hanno bisogno di essere cantate, raccontate.

Per mettere in scena la Disfida di Barletta ho scelto come modalità di racconto teatrale il “cunto” che è il più antico modo di far teatro, quello che dà voce all’epica e alla cultura popolare. 

L’episodio storico, accaduto nel 1503, nei secoli si è caricato di una forte carica simbolica ed emotiva: la nascita di un sentimento e di un orgoglio “italiano” per un’Italia che politicamente doveva ancora venire ma il cui spirito era già ben vivo nella lingua di Dante, Petrarca e Boccaccio;  così come era vivo e riconoscibile nella storia dell’arte: in Giovanni Bellini nel nord Italia, nel Beato Angelico al centro e in Antonello Da Messina a sud.
Porto in scena il sentimento di nascente orgoglio nazionale, dando voce alla tradizione letteraria e popolare che sul fatto storico si è costruita.
Nel mio percorso artistico, voglio creare la possibilità, attraverso il teatro, di tessere la trama e l’ordito di una Comunità che va in scena, che si racconta, in questo caso con una laica rappresentazione.
La Città sarà il mio Teatro, ogni episodio sarà fatto vivere in un luogo diverso, così come molti saranno i percorsi dei cortei, in modo che  l’intera Città antica sia attraversata.
Il Pubblico sarà attore protagonista, essenziale come il coro nel teatro greco, come i tifosi in una partita.
La Disfida è per la storia d’Italia quello che per la storia della Grecia sono le Termopili. Un atto di eroismo subito esaltato e ripreso da poeti e tregediografi.
Raccontare la Disfida di Barletta è raccontare un passaggio fondamentale della Storia d’Italia. Un’azione che diviene fin da subito mito.
Raccontare la Disfida ad un pubblico non solo cittadino, vuol dire raccontare Barletta, raccontare la terra di Puglia, l’Italia e l’Europa, un passato che contiene già il presente.
La mia messa in scena si sviluppa su tre giorni, scandendo i momenti fondamentali dei fatti storici, mostrandoli come rito e come festa, brechtianamente cantandoli.

Nella prima giornata, un grande prologo affidato a Mario Incudine, Anita Vitale, Antonio Vasta, Antonio Putzu e Giorgio Rizzo, canterà in musica le gesta della Disfida. Con gli attori Roberto Alinghieri, Alice Arcuri, Corrado d’Elia, Alberto Giusta, Andrea Nicolini, insieme ad attori e figuranti di Barletta, porterò in scena la rappresentazione dell’Offesa, prima parte del trittico dedicato alla Disfida, in cui si narra quanto avvenne nella celebre Cantina della Disfida, dove i cavalieri francesi provocarono i cavalieri italiani, mettendo in dubbio il loro coraggio e la loro fedeltà.

Nella seconda giornata, i gruppi storici di Barletta si faranno Araldi per annunciare il Giuramento dei tredici cavalieri italiani.
Alla sera il corteo dei cavalieri partirà dal Castello per raggiungere Piazza Marina, lì su più palchi, uno centrale a pista ed altri ai lati della piazza stessa, come stazioni di una rappresentazione medievale, rivivrà il Giuramento.

Nella terza giornata andrà in scena il Certame, il momento più atteso, sotto le mura del Castello, in un campo di gara grande come un campo da calcio, circondato da spalti.
Al momento classico del torneo, della battaglia tra i tredici cavalieri francesi ed i tredici cavalieri italiani, portati in scena con le coreografie equestri dell’ensemble romano de La Staffa, grandi professionisti, con oltre cento film alle spalle, ho voluto accostare un momento spettacolare di grande poesia, invitando la compagnia francese de I Cavalli Luminosi. Una performance visuale di forte impatto, in cui giganteschi cavalli di luce e aria danzano leggeri, quasi pronti a spiccare il volo.
Nei poemi cavallereschi la fantasia ha sempre avuto grande parte, pensiamo in Ariosto al viaggio sulla Luna di Astolfo per recuperare il senno di Orlando.
Non solo guerra, non solo regole cortesi a cui guardare con nostalgia come ad un mondo scomparso, ma anche capacità di inventare un mondo di meraviglia che solo la poesia può abitare.
Dopo il duello finale tra Fieramosca e La Motte, i Cavalieri si avvieranno nei pressi della Cattedrale, per un Te Deum scritto per l’occasione e poi il percorso tra le vie dalla Città. Da lì partirà il Corteo Trionfale mentre le piazze vivranno con giochi e festa, prima del gran finale pirotecnico dagli spalti del Castello.

A Barletta, nei miei anni da direttore del Teatro Curci (2009-2013) ho imparato cosa vuol dire dirigere il Teatro della Città, sento l’affetto della Città e al tempo stesso l’attesa, la responsabilità di onorare una festa che appartiene alla Città.

 

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