Teatro Vittoria - Compagnia Attori & Tecnici

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  • il varietà delle meraviglie

  • tè letterari

Roma - un teatro di una Città

direzione artistica Viviana Toniolo 
direzione organizzativa Sergio Maifredi 
Teatro Stabile di Interesse Pubblico 
500 posti 
Direzione organizzativa dal 2010
Medie statistiche su base annua 20 titoli in cartellone
220 repliche +10% di incremento del pubblico ogni anno 70% occupazione sala

Non c’è tempo, venga a Roma subito, ci vediamo il 23!
Mancano pochi giorni a Natale quando, nel dicembre 2009, sento per la prima volta al telefono Viviana Toniolo, attrice, direttrice artistica del Teatro Vittoria di Roma e della storica Compagnia Attori & Tecnici, da quando Attilio Corsini, che con lei trent’anni prima aveva creato questa splendida avventura teatrale, è scomparso.
Sono in Puglia, è da poco iniziata la mia prima stagione al Teatro Curci di Barletta ed un amico comune, Antonio Carli, ci ha messo in contatto.
La raggiungo a Roma. La proposta è bella, un impegno affascinante: diventare il direttore organizzativo del Teatro Vittoria e della Compagnia Attori & Tecnici.
Se penso ad Attori & Tecnici penso ad una sera di neve a Genova a metà degli anni Ottanta.
C’è chi arriva e c’è chi parte, siam figli d’arte, siam figli d’arte!
È il ritornello di un loro meraviglioso spettacolo, “I due Sergenti”. È uno di quegli spettacoli da cui, quando hai vent’anni, esci sognando di entrare in accademia, di far parte pure tu di quel mondo di teatranti all’antica italiana, perennemente in tournée, con la valigia che non si disfa mai.
Attori & Tecnici è una compagnia teatrale che ora ha trent’anni ed un bel teatro in uno dei quartieri più autenticamente romani di Roma.

Non posso e non voglio, però, lasciare il Teatro Curci e Barletta, così come è impensabile non continuare il progetto TPL in Liguria o le mie regie in Polonia. E poi tra poco parto e vado in America.
Viviana è tenace. Si può fare lo stesso, passi da Roma due giorni alla settimana e il resto via telefono e computer. Devo parlare con il sindaco di Barletta prima. D’accordo, ti aspetto, vai e torni.
Il sindaco Maffei accetta, con lungimiranza e generosità. Inizia un periodo di adrenalinico ping pong: Genova, Roma, Barletta, Roma, Genova e poi Poznań, in Polonia. Taxi, treno, taxi, aereo. B&B con la stanza fissa pronta per me.
Devo cambiare testa, mentalità, ritmo, ogni volta che scendo dal treno. La rapidità e maleducazione del nord, l’apparente aggressività romana, la calma e gentilezza del sud.
Devo pensare ogni volta per un pubblico diverso, con diverse abitudini.
E soprattutto il Teatro Curci a Barletta è il teatro della città. È il teatro pubblico, dove ciò che accade fa notizia il giorno dopo in città, è un teatro che deve essere per tutti e di tutti. Il Teatro Vittoria a Roma è un teatro di una città. Ci si batte contro una concorrenza feroce, nella disattenzione totale delle Istituzioni.
Occorre riposizionare il Teatro Vittoria a Roma. Conquistargli un nuovo pubblico senza perdere il vecchio. Farlo riconoscere esteticamente, nella linea grafica e di comunicazione.
Con Viviana Toniolo, Stefano Messina e Annalisa Di Nola – che formano in quel momento il consiglio direttivo del teatro (se Dio vuole un un consiglio direttivo fatto da gente di teatro!) – iniziamo ad analizzare la situazione economica, organizzativa, gestionale ed artistica del teatro. Si individuano gli artisti che potrebbero abitare il Teatro Vittoria, farlo diventare la loro casa.
Viviana si attacca al telefono, racconta il progetto, conquista attori che comprendono la prospettiva nuova che cerchiamo di dare al Vittoria. Chiamiamo artisti internazionali, anche questo un cromosoma inscritto nel DNA del Vittoria. Lo staff interno del teatro è giovane ma, in molti casi, di lunga esperienza, cresciuto in parte dentro al Vittoria ed in parte appena arrivato. Si ridisegnano i ruoli, si crea l’affiatamento giusto, si cerca di levigare le spigolosità di ognuno per amalgamare la squadra.
Arruoliamo un ottimo ufficio stampa di Milano (Goigest con la collaborazione della Fondazione Giorgio Gaber) che si mette al lavoro con noi per dare visibilità agli artisti ed al teatro. Presento a Viviana Luigi Fabii, il grafico che ha lanciato la mia prima stagione a Barletta, l’idea che Luigi propone per l’immagine del Vittoria la convince e Luigi diventa un nostro inseparabile compagno di viaggio. Insieme al Teatro occorre rilanciare il marchio della Compagnia Attori & Tecnici, se si vuole riprendere ad andare in tournée; bisogna ritornare alle origini e all’identità della Compagnia, a quel tipo di teatro, la commedia brillante, fatto di ritmo e di coralità che ha caratterizzato questa compagine di attori per tre decenni. Studiamo attentamente i possibili autori, i possibili copioni. Alla fine, con Stefano Messina, il regista della Compagnia, si individua Trappola per Topi di Agatha Christie. Soldi per la pubblicità non ci sono.
Ma la prima è sold out e così le repliche a seguire. Tre anni di tournée.
C’è chi arriva e c’è chi parte, siam figli d’arte, siam figli d’arte!
Questa volta ci sono anch’io.

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